Attore
e regista teatrale, vincitore di 3 premi Ubu, Danio Manfredini attraversa gli
ultimi 50 anni della musica italiana per narrare le mille sfaccettature
dell'amore tormentato
Da
Mina a De Gregori, dagli Afterhours a Battisti
12
classici della musica italiana riproposti in una veste intima e minimale
DANIO
MANFREDINI presenta INCISIONI
Dal
vivo al teatro Parenti di Milano lunedì 1 ottobre
In
uscita il disco il giorno stesso nei negozi (etichetta Sotto Controllo,
distribuzione Audioglobe
INCISIONI
è un disco di canzoni scelte per raccontare dell’umano, del suo bisogno amoroso
e di quel “bel malessere” che spesso l’accompagna.
INCISIONI
attraversa cinquant’anni di musica italiana con Labbra blu, Ancora,
ancora, ancora, Resta con me, Ci sono molti modi, Insieme
a te non ci sto più, Povero me, I giardini di Marzo, Le
tue mani su di me, Se è vero che ci sei, Stupido Hotel, Nuotando
nell’aria, Vento nel Vento.
Il
progetto è stato proposto a Danio Manfredini da Massimo Neri e Cristina
Pavarotti che lo hanno prodotto e ne hanno seguito la direzione artistica.
Gli
arrangiamenti sono stati prevalentemente realizzati da Andrea Bellentani.
Il
disco diventerà uno spettacolo e debutterà a Milano, al Teatro Parenti il 1
ottobre.
La
versione live intreccia l’aspetto musicale ad una concezione più teatrale che
amplifica nell’immagine suggestioni e colori evocati dalle canzoni.
Il
disco
LEGGI
QUI LE NOTE DI COPERTINA (TRACKLIST E CREDITS)
http://www.lunatik-ftp.it/dati/PDF/Note_copertina.pdf
http://www.lunatik-ftp.it/dati/PDF/Note_copertina.pdf
DANIO
MANFREDINI PARLA DEL DISCO
Parte tutto da alcune
registrazioni live che ho fatto per il teatro e
che sono venute all'orecchio di Massimo Neri e Cristina Pavarotti. Hanno
voluto conoscermi e mi hanno proposto di provare a cantare per un disco. Ho
considerato la cosa, mi hanno fatto ascoltare molti pezzi di musica italiana
con l'intenzione di fare delle cover. Dopo varie esplorazioni, le canzoni che
sono emerse riguardavano il tema dell'amore nelle relazioni di coppia, ma anche
i sentimenti amorosi che possono scorrere tra genitori figli, amici…
Tutti i pezzi scelti
infine, rivelano una mancanza, un bisogno, una lacerazione, non a caso anche il
titolo che è emerso
"Incisioni", comprende nel suo significato la ferita, il
taglio, qualcosa che lascia il segno.
Le canzoni sono state
chiavi di entrata in una zona di me, e come un prisma mi sono prestato ed
emetterle con rifrazioni di ombre e luce
specifiche, in risonanza con mie esperienze esistenziali.
Al centro del mio lavoro
teatrale c'è sempre stata l'attenzione per la condizione umana, con le sue
pene, i suoi sentimenti, la sua vulnerabilità, fragilità e questo in teatro ha
dato forma a diversi personaggi. In Incisioni, l'angolazione dell'anfratto
umano che riguarda l'amore prende forma nel canto e nella musica.
Al teatro ci arrivai per
caso all'età di diciotto anni. Allora strimpellavo la chitarra e anche cantavo
ma era una parte di me rimasta là, ai miei vent'anni. Ora per caso ritorno al
canto e vorrei ringraziare Cristina e Massimo che mi hanno incoraggiato e
sostenuto. Li ringrazio anche per la loro forte partecipazione in studio di
registrazione. Ringrazio tutti i
collaboratori che hanno partecipato alla realizzazione del disco:
l'arrangiatore Andrea Bellentani e tutti i musicisti, Wilko Ulderico Zanni,
Marco Bedetti, Lucio Bruni, Cesare Vincenti, Marco Remondini, Lucio Caliendo,
Max Grizzly Marmiroli e Simon Marco Maccari, che ha anche curato la
registrazione e il mixaggio.
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